A Milano, nella fresca e alberata via Borgognone, al numero 40 sorge in tutta la sua maestosa eleganza Armani/Silos, uno spazio espositivo di Giorgio Armani inaugurato lo scorso maggio in occasione di Expo 2015, per celebrare i 40 anni dello stilista nella moda. (foto di Giuseppe Esposito)
L’edificio, situato nel cuore del Design District milanese (zona Tortona), salta subito all’occhio per la sua semplicità e il suo rigore architettonico, sobrio e monumentale, espressione di un tipo di ricerca capace di dare risposte formali a esigenze funzionali, privilegiando una quintessenza stilistica priva di elementi superflui.
L’imponente struttura sorge dove originariamente si trovava il deposito di cereali della Nestle’, una torre costruita nel 1950 con un’interessante forma ad alveare, che è stata mantenuta durante il progetto di ristrutturazione. Ed è questa la risposta all’origine del suo nome, ha spiegato Giorgio Armani, che ha immaginato e seguito da vicino l’intero progetto: “Ho scelto di chiamarlo Silos perché è lì che venivano conservati i cereali, materiali necessari alla vita. E proprio come il cibo, anche gli abiti sono necessari alla vita”.
Se gli abiti rappresentano un possibile nutrimento per l’anima, allora visitare l’Armani Silos equivale a partecipare a un ricco e sorprendente simposio per lo spirito: la grande mostra inaugurale è statauna discussione sui quarant’anni di lavoro dello stilista ed era composta da 600 abiti e 200 accessori, dal 1980 a oggi, selezionati e disposti per tema.
Entrando in questa grandiosa torre delle meraviglie si viene subito colti da un senso di vertigine, indotto dalla solennità architettonica dell’area interna, progettata secondo la stessa logica della struttura esterna: lo spazio espositivo di Silos è distribuito su quattro livelli, per una superficie totale di circa 4500 metri quadrati caratterizzata da pavimenti e pareti in cemento grigio (o “greige”, colore icona dello stilista) che contrasta con i soffitti neri, con i tetti apribili a vista e con i servizi (elettrici, di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione). L’intera struttura si sviluppa attorno a un foro vuoto che corre per tutta l’altezza e sul quale si aprono due navate centrali, mentre la grande facciata vetrata del foyer genera interessanti giochi di luce che si sovrappongono ai colori tenui delle sale interne.
Se i primi tre livelli sono letteralmente da capogiro, il terzo piano riserva le sorprese più grandi per ultimo: si ha l’impressione di essere in un sogno, di entrare in un paese fatato dove le eroine sono abiti meravigliosi inondati di cristalli, ricami, perle e trasparenze intoccabili. Creazioni eteree e immortali nei toni del bianco, dell’avorio e dell’argento il cui tessuto è la luce stessa.
Oltre alla mostra, lo spazio dispone di un negozio di souvenir e di un caffè al piano terra e all’ultimo piano di un archivio digitale, consultabile liberamente su prenotazione: postazioni di lavoro, innovativi tavoli touchscreen e un’area di proiezione che permettono di vedere bozze, foto, schede tecniche e immagini delle collezioni disegnate da Giorgio Armani. Attraverso l’iniziativa Armani/Silos Film Series sono stati organizzati una serie di incontri per la proiezione di film cult che mostrano la collaborazione di Giorgio Armani con il mondo del cinema: lo stilista, attraverso i suoi abiti, ha infatti contribuito a creare i personaggi immortali che, con il loro stile inconfondibile, hanno lasciato un segno indelebile nella nostra memoria.
Nel panorama milanese, che sa esprimere appieno l’evoluzione del suo saper fare e la capacità di rinnovarsi guardando al futuro, Armani/Silos si guadagna un posto d’onore, degno di un titolo a sé stante per essere considerato tra gli hot spot culturali d’eccellenza della città, grazie al suo straordinario patrimonio intrinseco, nutrimento per l’anima di tutti coloro che amano la bellezza.
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